Rosita Ferrato “I tuffatori di Casablanca”

Rosita Ferrato Rosita Ferrato, I tuffatori di Casablanca

Rosita Ferrato
“I tuffatori di Casablanca”
Appunti sul Marocco

Presentazione del libro: venerdì 24 marzo, ore 18.00
Caffè dei Giornalisti
Palazzo Ceriana Mayneri
Corso Stati Uniti 27 – Torino
Insieme con Rosita Ferrato, la giornalista Karima Moual, letture di Marcello Spinetta, musiche di Jazira.

http://www.rositaferrato.it/i-tuffatori-di-casablanca/

Lo sguardo sul Marocco che Rosita Ferrato offre ai lettori è assieme meravigliato e disincantato, professionale e carico di magia fanciullesca. È il racconto di un Paese scoperto giorno per giorno, vivendo in mezzo alla gente, perdendosi nei vicoli delle medine o in affollati suq, contemplando luoghi carichi di storia e testimoni di una mescolanza di popoli, culture e tradizioni che in epoca di muri e diffidenza appare ancora più straordinaria. Può essere letto una parte alla volta, oppure tutto d’un fiato. Non darò indicazioni sul posto migliore dove trascorrere la notte, o sui ristoranti: per quello ci sono le guide tradizionali. Queste pagine preparano il viaggiatore allo spirito del luogo, l’aura, raccontata attraverso le persone, le storie, le atmosfere. Alle parole si affiancano le immagini: fotografie che rivelano il desiderio di catturare momenti, scorci e dettagli, e di offrire al lettore sguardi semplici, diretti e sereni. Infine, preziosi camei: le illustrazioni di Paolo Galetto. Dal tratto elegante e inconfondibile, introducono ciascuna delle otto città del viaggio, da Rabat a Tangeri passando per Casablanca, El Jadida, Essaouira, Marrakech, Meknes, Fez.

per acquistare il libro:
https://www.amazon.it/tuffatori-Casablanca-Appunti-sul-Marocco/dp/B06XDCQ25Q

“Un paese va vissuto in mezzo alla gente, diceva il più grande reporter del Novecento, il polacco Ryszard Kapuscinki.
Ho scoperto il Marocco giorno per giorno, vivendolo tra la gente: mi sono avvicinata alla sua cultura, sono stata trascinata nei posti più curiosi, ho vissuto la bellezza e la difficoltà. Ho cercato di ascoltarne la vera voce, in ricchezza
e povertà, in tutte le sue forme, anche quelle più difficili. In diversi viaggi e diversi anni ho visitato le bellezze delle zone costiere più chic, mi sono persa nella medina di Marrakech, ho sperimentato scrub e massaggio berbero nell’hammam
di Meknes, ho contrattato l’acquisto di merce nelle botteghe degli artigiani, ho visitato palazzi antichi di rara bellezza, mi sono immersa nelle atmosfere eleganti di Tangeri. Sono stata stregata dal fascino di Rabat, la capitale, tappa iniziale del
mio personalissimo itinerario: l’architettura, l’eleganza, i colori del suo cielo, la medina, l’aspetto serio ed elegante.”

Con uno sguardo insieme disincantato e meravigliato, professionale e al contempo carico carico di magia fanciullesca Rosita Ferrato regala un Marocco tutto da scoprire: un memorabile tourbillon di immagini, sapori, ritratti, suggestioni antiche e acute riflessioni sui progressi e le contraddizioni di oggi. Il blu cobalto di casa Majorelle, i falchi in volo a El Jadida, le fontane della Medina a Fez, i ragazzi fra le onde a Casablanca: ogni città offre il suo tesoretto di emozioni che la Ferrato restituisce brillante e intatto.

“Ho cercato di capirlo, il Marocco, con la curiosità di una giornalista occidentale che in epoche di muri, diffidenze, distanze, vuole avvicinarsi ad un luogo e al suo popolo per poterli raccontare. A volte con leggerezza e ironia, ma
senza sconti.”

“I Tuffatori di Casablanca” è una cassettiera colma di stoffe sfavillanti, un’inedita guida emozionale e un atto d’amore verso il Marocco e la sua gente.

Foto di Rosita Ferrato.
Illustrazioni originali di Paolo Galetto
www.paologaletto.com

Ascolta “Rosita Ferrato "I tuffatori di Casablanca"” su Spreaker.

Laureata in Lingue e Letteratura straniera e Lettere Moderne, avvia la carriera professionale in RAI: prima all’Orchestra Sinfonica Nazionale, quindi in via Verdi per programmi televisivi d’informazione e intrattenimento quali Il Pianeta delle Meraviglie, il telegiornale scientifico TG Leonardo, Ambiente Italia.
Nelle vesti di giornalista professionista, ha collaborato – tra l’altro – con il settimanale Grazia di Mondadori e con il periodico italo-rumeno Noua Comunitate (di cui è stata caporedattrice); con l’agenzia di stampa nazionale Redattore sociale occupandosi, come corrispondente del Piemonte e della Valle d’Aosta, prevalentemente d’immigrazione e temi sociali; con le testate Eco, Nuova società, Turin. Oggi scrive per Babelmed, il sito delle culture mediterranee.
Nel 2009 pubblica “Le Piere. Madame e signorine di Torino” (Seneca Edizioni), spigliato e spietato ritratto della donna torinese elegante ma insipida, campionessa di bon-ton e conformismo, la cui seconda edizione devolve parte dei diritti d’autore alla sezione femminile della Casa Circondariale di Torino.
Alle anti–Piere dedica “Le Divine. Manuale per amanti, seduttrici, cortigiane e avventuriere” (2010), seguito da “I Gagà, gli eterni immaturi” (Edizioni Il Punto), il cui bersaglio sono gli uomini eternamente immaturi: il volume, presentato al Salone Internazionale del Libro di Torino 2012, completa la trilogia sui tipi umani osservati dall’autrice.
Dall’esperienza di viaggio nasce “Albania: sguardi di una reporter” (Edizioni Lexis), presentato nel 2011 al Salone Internazionale del Libro di Torino nello spazio Lingua Madre, e la mostra fotografica “Albania dopo il 2001”, in collaborazione con il fotografo Aldo Pavan.
A settembre dello stesso anno, per le Biblioteche Civiche di Torino propone – presso il Mausoleo della Bella Rosin – lo spettacolo “Storie di Piere e di dame”, tratto da alcuni suoi scritti editi e inediti, in collaborazione con Mario Brusa e il Viotti Ensemble, sestetto di musicisti dell’Orchestra Sinfonica della Rai.
Nel 2014 pubblica la guida “Albania. Un piccolo mondo antico tra Balcani e Mediterraneo” (Polaris Edizioni).
E’ fondatrice, presidente e “anima” del Caffè dei giornalisti.
www.caffedeigiornalisti.it

“Come a Parigi esiste una casa dei giornalisti, mi sono detta, perché a Torino, crocevia di culture e città ricca di idee, non potrebbe esistere un Caffè dei giornalisti?
Il caffè è posto dove incontrarsi, ritrovarsi e stare insieme, condividere commenti ed emozioni; da cui uscire sempre un po’ arricchiti e con nuovi spunti su cui riflettere e magari costruire percorsi nuovi… un luogo ideale per conoscere altre realtà e sostenere l’impegno di tanti colleghi, per promuovere un confronto costante tra noi, ma anche con la società civile e con i giornalisti di altri paesi. Un luogo di arte, letteratura, musica, poesia: di cultura insomma, in tutte le sue espressioni.”
dal sito:
www.rositaferrato.it

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