Eva Polanski

Eva Polanski Eva Polanski "Chopin" Edizioni Piemme

Eva Polanski
“Marian” – “Chopin”
Edizioni Piemme

Marian
Tutto quello che so della vita l’ho imparato da una gatta.
Edizioni Piemme
Chi ama i gatti riconoscerebbe un miagolio tra mille suoni. Soprattutto se è un miagolio di aiuto. Quando Eva lo sente e vede scivolare alla deriva sul Tamigi una scatola, non ci pensa due volte a buttarsi nell’acqua gelida per portarla in salvo. Quello che c’è dentro è un regalo del destino. Un gattino minuscolo, intirizzito e spaventato, con le fauci spalancate contro la mano crudele che l’ha messo lì. Pochi istanti e un sodalizio indistruttibile è nato. Eva non sa ancora che il gattino è una femmina e che sarà chiamata Marian, ma sa che non la lascerà più. Non importa se questo significa perdere sui due piedi la stanza che affitta da studentessa perché la padrona di casa odia scelleratamente i felini. Non importa trovarsi sola a Londra a vent’anni e non sapere dove andare. Marian è un nume tutelare e in breve provvede non solo a trovare un nuovo tetto per Eva, ma anche una famiglia d’elezione da Ophelia, pittrice sensibile e gattofila. È lei a spiegare a Eva che loro due si appartengono. Infatti Marian, ignorando i luoghi comuni che vogliono i gatti legati alla casa più che al padrone, considera casa solo Eva, che la porterà con sé in tutti i luoghi della sua vita. Insieme condivideranno amori, delusioni, gioie. E i numerosi viaggi, dall’Inghilterra alla Provenza, dalla Camargue
a Milano, poi la Maremma. Confidente discreta e consigliere infallibile, forte della sua millenaria saggezza, Marian dimostra che, come aveva detto Ophelia, lei è il daimon di Eva, il suo spirito guida, a lei complementare e affine. «Tu hai scelto lei e lei ha scelto te. Non c’è altra spiegazione.» Tutti i grandi amori nascono così.

Chopin
Tutto quello che so sull’amore l’ho imparato da un gatto
Edizioni Piemme
Il giorno in cui Eva trova un cucciolo sperduto di certosino sulla spiaggia dell’Ile d’Oléron, in Francia, non ne vuole proprio sapere di un nuovo gatto. Sta cercando disperatamente Marian, la gatta che dopo tanto tempo e tanti viaggi condivisi con lei è scomparsa nel nulla. Eva non si dà pace, la cerca ovunque, ed è seguendo le sue tracce sulla sabbia che trova il gattino. Ovviamente lo prende per portarlo in salvo, ma sa che non c’è e non ci sarà mai posto nel suo cuore per lui. Di questo Eva è sicura: si ama una volta sola, vale sia per gli uomini che per gli animali.
Ospite di una coppia stravagante, piantata in asso dall’amica Ingrid con cui era in vacanza, Eva si trova da sola ad affrontare il ricordo di un amore finito, la sparizione di Marian, e la cura di questo cucciolo, che deve essere nutrito e accudito giorno e notte. Qualcuno le dice che è un regalo di Marian, ma lei non intende lasciarsi conquistare dal pelo lucido e bellissimo, dall’affetto sconsiderato che le dimostra, e dalla fierezza con cui la corteggia. Non c’è verso che la magnetica danza felina che lui balla quando sente Chopin possa farla capitolare. Chopin, quello ormai il suo nome, non ripartirà con lei.
Ma intanto, le arti di cui i gatti sono padroni danno i loro frutti, ed Eva si accorge all’improvviso che forse è vero che Marian le ha lasciato Chopin perché le insegni a lasciarsi alle spalle il passato e ad aprirsi al futuro.
Così, ritrovata Ingrid e con il certosino in borsa, Eva riparte verso una nuova avventura in Italia, dove Chopin eserciterà le sue doti di seduttore e le insegnerà tante nuove cose sull’amore…

Eva Polanski
Vive e lavora a Milano. Ama dire che le cose più preziose della vita le ha imparate dai gatti. Per Piemme ha già pubblicato Marian.

IL POSTO DELLE PAROLE
ascoltare fa pensare
www.ilpostodelleparole.it