Elena Loewenthal – Premio Bottari Lattes Grinzane

Elena Loewenthal Elena Loewenthal, Premio Bottari Lattes Grinzane

Elena Loewenthal
traduttrice di Amos Oz, Feltrinelli Editore
Premio Bottari Lattes Grinzane

Giuda – Amos Oz – Feltrinelli Editore
Gerusalemme, l’inverno tra la fine del 1959 e l’inizio del 1960. Shemuel Asch decide di rinunciare agli studi universitari – e in particolare alla sua ricerca intitolata Gesù visto dagli ebrei – a causa dell’improvviso dissesto economico che colpisce la sua famiglia e del contemporaneo abbandono da parte della sua ragazza, Yardena. Shemuel è sul punto di lasciare Gerusalemme quando vede un annuncio nella caffetteria dell’università. Vengono offerti alloggio gratis e un modesto stipendio a uno studente di materie umanistiche che sia disposto a tenere compagnia, il pomeriggio, a un anziano disabile di grande cultura. Quando si reca all’indirizzo riportato nell’annuncio, Shemuel trova una grande casa abitata da un colto settantenne, Gershom Wald, e da una giovane donna misteriosa e attraente, Atalia Abravanel. Si trasferisce nella mansarda e inizia a condurre una vita solitaria e ritirata, intervallata dai pomeriggi trascorsi nello studio di Gershom Wald. Amos Oz tiene mirabilmente i suoi personaggi e il lettore sul filo del mistero: chi è veramente Atalia? Cosa la lega a Gershom? Di chi è la casa dove vivono? Quali storie sono racchiuse tra quelle mura? Shemuel Asch troverà la risposta nel concetto di tradimento, non inteso in senso tradizionale, bensì ancorato all’idea che si ritrova nei Vangeli gnostici, dove emerge che il tradimento di Giuda – aver consegnato Gesù alle autorità e a Ponzio Pilato – non fu altro che l’esecuzione di un ordine di Gesù stesso per portare a termine il suo disegno.

“Questa è una storia che si svolge nell’inverno tra la fine del 1959 e l’inizio del 1960. Questa storia contiene un errore e della passione, un amore deluso e una questione di ordine religioso che qui rimane irrisolta. Non pochi edifici portavano ancora ben riconoscibili i segni della guerra che dieci anni prima aveva diviso la città. In sottofondo vi capiterà di udire la melodia lontana di una fisarmonica o le struggenti note di un’ocarina, sul far della sera, dietro un’imposta chiusa.”

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Elena Loewenthal (Torino, 1960) è narratrice e studiosa di ebraistica. Nel corso degli anni ha tradotto e curato molti testi della tradizione ebraica e d’Israele. Tra i suoi numerosi saggi: Un’aringa in Paradiso. Enciclopedia della risata ebraica (Baldini e Castoldi 1997), L’ebraismo spiegato ai miei figli (Bompiani 2002), e Scrivere di sé (Einaudi 2007). Ha inoltre pubblicato i romanzi Lo strappo nell’anima (Frassinelli 2002), Attese (Bompiani 2004), Dimenticami (Bompiani 2006), Conta le stelle, se puoi (Einaudi 2008, finalista al premio Campiello) , Una giornata al Monte dei Pegni (Einaudi 2010, vincitore del premio Chiara), La vita è una prova d’orchestra (Einaudi 2011), la raccolta di ricette Il mio piatto forte. La cucina ai tempi di facebook (Einaudi 2012), La lenta nevicata dei giorni (Einaudi 2013) Un’annunciazione (Effatà 2014) Miti ebraici (Einaudi 2016). Per Einaudi ha curato il volume Haggadah. Il racconto della Pasqua (2009) e I dodici profeti (NUE 2013). Insegna Cultura ebraica alla Facoltà di Filosofia dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano e scrive sulla «Stampa».

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