Alessandro De Rosa “Inseguendo quel suono”

Alessandro De Rosa / Ennio Morricone
“Inseguendo quel suono”
La mia musica. La mia vita.
conversazioni con Alessandro De Rosa
Mondadori

Uno dei più grandi compositori della storia del cinema si racconta in Inseguendo quel suono. La mia musica, la mia vita, autobiografia in forma di dialogo scritta da Ennio Morricone insieme al giovane compositore Alessandro De Rosa. Il libro sarà disponibile sia in edizione cartacea che in ebook a partire dal prossimo 10 maggio 2016.

Ennio Morricone è indiscutibilmente uno dei più grandi compositori della storia del cinema. Ha ricevuto la nomination ai César, che verranno consegnati il 26 febbraio, per la colonna sonora di En mai fais ce qu’il te plait di Christian Carion, ha appena vinto un Golden Globe, il suo sesto Bafta e ha ricevuto la nomination all’Oscar per la colonna sonora dell’ultimo film di Quentin Tarantino, The Hateful Eight e riceverà una stella nella prestigiosa Hollywood Walk Of Fame, la mitica passeggiata di Los Angeles dove sono ricordati tutti i più grandi dello spettacolo.

Ma non è tutto perché, per nostra fortuna, Ennio Morricone ha anche deciso di raccontare in un libro la sua arte, la sua musica, la sua esperienza. Inseguendo quel suono. La mia musica, la mia vita è il frutto di anni di incontri con il compositore Alessandro De Rosa. Una sorta di lungo dialogo, approfondito e ricco di informazioni, aneddoti e riflessioni, per far entrare i suoi fan nel laboratorio del mito, capire quali storie e quali pensieri ci sono dietro le sue musiche più amate.

«È curioso osservare», spiega Morricone, «e riesaminare la propria vita attraverso un percorso del genere. Ad essere onesto non avrei mai pensato che lo avrei fatto. Poi ho conosciuto Alessandro e questo progetto si è sviluppato così gradualmente e spontaneamente che io stesso ho ripreso contatto con i fatti che emergevano, quasi senza rendermene conto, man mano. Oggi posso dire che ho assunto nuove posizioni rispetto ad alcuni accadimenti, quegli stessi avvenimenti che solitamente durante l’arco di una vita succedono e basta, senza avere il tempo di essere riflettuti e messi in prospettiva. Forse questa lunga esplorazione, questa lunga riflessione, a questo punto della mia vita è stata importante e necessaria. E poi, come ho scoperto, entrare in contatto con i ricordi non significa solamente malinconia di qualcosa che sfugge via come il tempo, ma anche guardare avanti, capire che ci sono ancora, e chissà quanto ancora può succedere.»

“Il suono della tua voce
coglie nell’aria
un invisibile tempo
immobilizzandolo
in un attimo eterno.

Quell’eco è entrata in me
frantumando i cristalli fragili
del mio sospeso presente
… senza ritorno.

Dovrò cercare futuro
inseguendo quel suono
io stesso disperata eco
a ritrovarmi.”

Alessandro De Rosa racconta con queste parole l’esperienza di vissuta attraverso questo libro: «Sin dal primo momento pensai che parlare con Ennio Morricone, di Ennio Morricone, avrebbe prodotto dei materiali rivolti a pubblici differenti. Morricone è rimasto a cavallo fra mondi socio-culturali che difficilmente si toccavano in una posizione ‘borderline’ alquanto unica.Allora come essere chiari, ma non superficiali, come essere tecnici, ma anche comunicativi, come rivolgersi a generazioni e preparazioni culturali diverse? Come unire la biografia alla musicologia, l’aneddoto alla sfumatura compositiva, la sua e la mia identità personale con la storia da narrare? Queste le sfide. Mi dissi che dovevo creare un testo polisemico che creasse comunicazione fra i più livelli di lettura. Sì, ma come? Poi, durante le conversazioni che si sono svolte nel corso di questi ultimi quattro anni, e durante tutto il lavoro parallelo di ricerca, ho capito che avremmo dovuto avere rispetto di ciò che emergeva, così come emergeva. La relazione fra me ed Ennio era fatta della stessa sostanza di quelle necessità, al tempo stesso le comprendeva tutte e le risolveva nella nostra sintesi».

Ennio Morricone (1928), diplomato in tromba e in composizione al Conservatorio di Roma, si è cimentato in tutte le forme di espressione musicale, dapprima come orchestratore e direttore in campo discografico, poi come compositore per il teatro, la radio, la televisione e il cinema. Ha composto oltre quattrocentocinquanta colonne sonore e più di cento opere di musica assoluta. Nel 2007 ha ricevuto l’Oscar alla carriera e nel 2016 l’Oscar alla miglior colonna sonora originale per The Hateful Eight di Quentin Tarantino.

Alessandro De Rosa (1985) ha iniziato gli studi di chitarra per poi proseguire con quelli di composizione su consiglio di Ennio Morricone. Ha studiato con Boris Porena e si è diplomato in Olanda al Conservatorio Reale dell’Aja. Ha collaborato come compositore e arrangiatore con Jon Anderson degli Yes. Lavora per la Rai e, come A&R and Talent Manager, per Pastelle Music

IL POSTO DELLE PAROLE
ascoltare fa pensare
www.ilpostodelleparole.it